LA ROAD MAP PER UN FUTURO A ZERO EMISSIONI
Circolarità, trasformazione digitale e trasparenza della supply chain: sono queste le parole chiave dei milestone definiti dall’Unione Europea per l’ambiente con il passaporto digitale dei prodotti. Un strumento concepito per vincere la sfida climatica e completare, entro il 2050, la road map verso zero emissioni nette e zero inquinamento.
Una progettazione ecocompatibile
Il 30 marzo 2022, la Commissione Europea pubblica la proposta del nuovo Regolamento per la Progettazione Ecocompatibile dei Prodotti Sostenibili (ESPR), proponendo una serie di requisiti e norme orizzontali volte a promuovere la sostenibilità, lungo l’intera catena di approvvigionamento, dei prodotti immessi sul mercato. Tra i criteri, si distinguono, oltre al consumo e all’efficienza energetica:
- La durata, riutilizzabilità, affidabilità, riparabilità e riciclabilità dei prodotti;
- Il contenuto riciclato e la presenza di eventuali sostanze attenzionate;
- L’impronta CO2 e l’impatto ambientale;
- Nuovi obblighi di informazione;
Spicca nell’ultima categoria il passaporto digitale, un tool ideato per mettere a disposizione di consumatori, Aziende e Organi Decisionali informazioni relative alla sostenibilità, circolarità, potenziale di riutilizzo, rigenerazione, riparabilità e riciclaggio, e la tracciabilità dei materiali utilizzati fino ai componenti dell’imballaggio e l’end of life, per compiere scelte informate, basate su fonti affidabili.
“Grazie al nuovo Regolamento ESPR e al passaporto digitale, i prodotti realizzati responsabilmente diventeranno la norma, assicurando una trasparenza e tracciabilità senza precedenti. Questa iniziativa introduce una struttura di informazioni intersettoriali e richiede la partecipazione di tutti gli agenti coinvolti nella catena di valore.” Commenta Francesco Mastrapasqua, Institutional Affairs Manager di Epta, che continua “Gli obiettivi della Commissione Europea sono condivisi da Epta già da anni. In tal senso, il Gruppo persegue traguardi ambiziosi per salvaguardare il Pianeta, come l’abbattimento di circa il 55% delle emissioni di CO2 nei suoi processi industriali e il raggiungimento del 95% dei rifiuti riciclati entro il 2025. Infine, ulteriore esempio, è rappresentato dall’intera gamma di banchi refrigerati dei diversi marchi del Gruppo, disponibile con refrigerante naturale e garanzia delle migliori classi energetiche in ambito refrigerazione commerciale.”