Basso coinvolgimento dei clienti in store? Ecco come migliorare la loro shopping experience

search 15 Jan 2022

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better shopping experience epta refrigerated display cabinets

Una store experience generica non è in grado di creare ricordi positivi nei confronti del brand.

Le difficoltà nel farsi ricordare sono spesso dovute al mancato utilizzo di strumenti adeguati per il massimo sfruttamento degli spazi e degli hot points individuati all'interno degli spazi di vendita.

In tale circostanza, la sfida principale di ogni Marketing Manager è quella di strutturare una strategia comunicativa incentrata sull’esaltazione della Brand Image (lato Azienda) e Brand Experience (lato consumatore).

Oltre alla fondamentale conoscenza del proprio pubblico di riferimento, una buona strategia deve conoscere bene anche il linguaggio attraverso il quale il proprio pubblico si esprime e, soprattutto, i principali luoghi da questi frequentati.

Il primo passo per creare una vera brand experience è la gestione del rapporto con i clienti, fondamentale per conquistare la loro fiducia.

La chiarezza di espositori e vetrinette, in grado di sottolineare i benefit, i plus dei prodotti e le informazioni necessarie per i clienti è un punto di partenza per la trasparenza verso i clienti.

Per favorire la scoperta di informazioni in autonomia da parte dei clienti, è consigliabile introdurre dei totem che consentano di approfondire i prodotti con schede tecniche e contenuti multimediali annessi.

Ma questo è solo l'inizio; affinché i consumatori si ricordino di un brand è necessario che i Point of sales si trasformino in veri e propri Points of experience.

Una presentazione visiva, ad alto impatto emotivo, implica una maggiore attenzione da parte della clientela e di riflesso aumenterà quindi il volume delle vendite e rafforzerà l'immagine aziendale.

E' questo, in sintesi, l'obiettivo che le tecniche di Visual Merchandising si pongono.

Ma come fare?

Un primo suggerimento che possiamo dare è quello di creare dei corner brandizzati, attraverso l'utilizzo di espositori e vetrinette refrigeranti customizzate, in cui le persone magari possano anche rilassarsi e distrarsi dalla frenesia della quotidianità.

Attraverso questo approccio è quindi possibile creare associazioni positive con il brand.

Come possiamo sfruttare al meglio queste zone?

L'utilizzo di distributori personalizzati con forme, grafiche e logo del brand risultano essere strumento fondamentale per mettere in evidenza la marca, distribuire i propri prodotti e favorire l'incremento della propria brand awareness, permettendoci di sfruttare un momento di relax o di tranquillità delle persone (più propense quindi a ricevere stimoli).

Inoltre gli espositori di nuova generazione consentono di veicolare un messaggio attraverso schermi retroilluminati e con contenuti in movimento che consentano di riportare slogan o messaggi pubblicitari riferibili al marchio del prodotto.

Un'ulteriore consiglio è quello dato da Emily scott, esperta in Visual merchandising, la quale afferma:

"Lasciate che siano i vostri best seller a lavorare per voi, mettiamo in bella vista i prodotti più popolari, in modo che le persone li vedano immediatamente".

Attraverso questo approccio si ha un duplice effetto:

  • Aumentare il flusso di persone di fronte ai prodotti
  • Portare a conoscenza del pubblico i prodotti meno conosciuti, se disposti in modo che siano facilmente visibili

Tutto questo può essere supportato dall'utilizzo di tecniche di interazione con il pubblico come ad esempio i concorsi a premio, la possibilità per il pubblico di creare versioni personalizzate del prodotto ecc...

Le possibilità offerte dal Visual merchandising per migliorare la shopping experience e attirare maggiormente l’attenzione dei visitatori sono innumerevoli.

Per scoprire qual è l’intervento più adatto al tuo brand e misurare l’efficacia dell’attività espositiva già effettuata, scarica la guida ai benefici del Visual merchandising.