SIAMO PRONTI AD ABBANDONARE TUTTI I GAS FLUORURATI NELL'INDUSTRIA DELLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE?

Che si tratti di professionisti del settore, decisori politici o semplici cittadini curiosi, la maggior parte delle persone è consapevole che diverse sostanze chimiche, se disperse nell'ambiente, hanno un impatto considerevole sul pianeta e sulla salute degli esseri umani.

Guardando alla storia della refrigerazione, i refrigeranti che riducono l’ozono sono stati ampiamente utilizzati fino al 2010 e poi sostituiti da altri F-Gas a effetto serra. Successivamente, si è scoperto che questi intrappolano considerevolmente il calore del sole, facendo riscaldare il pianeta più velocemente a causa del loro alto potenziale di riscaldamento globale (GWP). Il nuovo Regolamento F-Gas introduce diverse nuove limitazioni alla produzione, all'uso e alle emissioni di queste sostanze, preparando il terreno per l'eliminazione completa degli HFC nell'UE entro il 2050.

Di recente, è apparsa sul mercato una nuova generazione di gas sintetici, le miscele HFC-HFO, che promettono di superare questi problemi ambientali.

 

RAFFREDDAMENTO A UN COSTO: I PERICOLI NASCOSTI DEGLI HFO E PFAS

Gli idrofluoroolefini (HFO) sono composti organici insaturi composti da idrogeno, fluoro e carbonio, classificati come aventi un ODP nullo (Potenziale di Riduzione dell’Ozono) e un basso GWP (Potenziale di Riscaldamento Globale) e quindi offrono un'alternativa più ecologica agli HFC (idrofluorocarburi), ma potenzialmente rappresentano una nuova minaccia per l'ambiente.

In realtà, la maggior parte degli HFC/HFO sono sostanze per- e polifluorurate (PFAS) e si sospetta che si degradino in PFAS. Le PFAS (chiamate anche "sostanze chimiche per sempre") sono sostanze resistenti alla degradazione e potrebbero avere effetti negativi sulla salute delle persone e sull'ambiente.

Guardando al quadro più ampio, dobbiamo considerare che diverse aree densamente popolate del mondo presto avranno accesso all'aria condizionata e alla catena del freddo alimentare, portando a un aumento esponenziale del numero di unità di raffreddamento installate. Di fatto, dobbiamo rivalutare attentamente le tecnologie che intendiamo esportare in quei mercati da una prospettiva diversa, dato che nel prossimo futuro queste moltiplicheranno esponenzialmente i potenziali impatti ambientali delle sostanze chimiche su cui si baseranno per funzionare.

Di conseguenza, appare piuttosto evidente che invertire il trend crescente delle emissioni di F-Gas e abbandonare le sostanze fluorurate non solo è possibile oggi, almeno nei settori che sono pronti, ma è anche benefico per tutta la filiera, per gli utenti finali a livello globale e per il nostro ambiente.

 

LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DELL'UE: ADOTTARE CO2 E PROPANO PER UN RAFFREDDAMENTO SOSTENIBILE

Adottare le migliori tecnologie sostenibili e passare direttamente a soluzioni senza HFC è sicuramente la strada giusta da percorrere oggi e questo è esattamente ciò che sta accadendo nel mercato dell'UE.

Cosa sta guidando l'adozione massiccia della refrigerazione basata su refrigeranti naturali?

Il Regolamento F-Gas, recentemente aggiornato, ha rappresentato un grande stimolo per l'adozione dei refrigeranti naturali, rendendo gli F-Gas un'opzione ancora meno attraente e un'innovazione scintillante nei sistemi di refrigerazione a CO2 altamente efficienti.

I sistemi di refrigerazione alimentati a CO2 sono oggi universalmente disponibili e hanno definitivamente colmato qualsiasi gap nel costo totale di proprietà a qualsiasi latitudine, ovunque e con tecnologie semplici che oggi sono ampiamente adottate in tutto il mondo, garantendo un livello molto alto di efficienza anche nelle regioni climatiche più calde del pianeta.

D'altra parte, le apparecchiature autonome come i cabinet plug-in e semi plug-in con loop ad acqua, le unità monoblocco e molti altri tipi di apparecchiature refrigeranti utilizzano il propano (R290) come refrigerante per operare in sicurezza e garantire la migliore efficienza energetica.

 

IL REGOLAMENTO UE SUGLI F-GAS GUIDA L'ADOZIONE DEI REFRIGERANTI NATURALI

Le recenti misure introdotte dal Regolamento Europeo F-GAS (2024/573) sono molto severe nella riduzione delle emissioni di carbonio da tutti i refrigeranti fluorurati e stanno riuscendo ad allineare l'industria e il mercato alla soluzione sostenibile e definitiva a lungo termine rappresentata dai refrigeranti naturali.

Di fatto, è sempre più percepito come una priorità scegliere refrigeranti che non hanno una data di scadenza e garantire che l'apparecchiatura possa essere utilizzata per tutta la sua vita in sicurezza e a costi ragionevoli, piuttosto che bloccarsi su refrigeranti intermedi che cambieranno di nuovo poco dopo, dato l'enorme costo per i produttori e per il mercato legato al cambiamento di apparecchiature e prodotti dopo pochi anni.

Se da un lato la transizione ai refrigeranti naturali è decisamente in corso per quanto riguarda le nuove apparecchiature, oggi la maggior parte dei refrigeranti fluorurati viene utilizzata per la manutenzione del vasto numero di supermercati e ipermercati obsoleti che dipendono dagli HFC, generalmente soggetti a perdite ed emissioni continue durante il funzionamento, con un tasso annuo del 12-15% o più.

La drastica riduzione delle quote introdotta dal Regolamento Europeo F-Gas, soprattutto dal 2027 e 2030, in presenza di una domanda stabile di HFC necessari per la manutenzione dei negozi esistenti, si prevede causerà un enorme aumento dei prezzi di questi gas nei prossimi anni, con possibili rischi di disponibilità discontinua.

È altamente raccomandato per i rivenditori agire il prima possibile e avviare un piano per convertire i negozi più vecchi con le maggiori emissioni di F-Gas, con l'obiettivo di dissociare il loro business dalle incertezze e dalle fluttuazioni dei prezzi legate ai refrigeranti che presto scompariranno.

Dopotutto, sostituire un sistema HFC alimentato a CO2 come refrigerante naturale è doppiamente vantaggioso per ridurre le emissioni di gas serra fluorurati fino a 4000 volte, oltre a ottenere un significativo miglioramento energetico con una conseguente riduzione del consumo energetico del sistema di refrigerazione.

 

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